GBT: guided biofilm therapy

Un nuovo protocollo operativo che massimizza i risultati e riduce al minimo i fastidi.

Negli ultimi anni sempre più in ambito scientifico ha preso piede l’utilizzo di un getto ad alta pressione di acqua e polveri sottili come mezzo per la rimozione efficace della placca. Laddove in un passato più remoto il bicarbonato faceva da padrone, l’avvento di glicine prima ed eritritolo poi hanno cambiato completamente il modo di concepire la seduta di igiene professionale. Queste particelle infatti sparate ad alta pressione sulle superfici dentali risultano essere molto efficaci nella rimozione del Biofilm batterico e allo stesso tempo molto delicate su denti e gengive lasciandoli allo stesso tempo puliti ed estremamente brillanti.

 

 

Il biofilm batterico: cosa è e come si individua.

Ormai innumerevoli studi hanno dimostrato che le principali malattie delle gengive e dei tessuti di supporto dei nostri denti sono sostenute dal Biofilm batterico. Con questo termine si definisce un aggregato polimorfo di batteri di varie specie che si stratifica sulla superficie dei nostri denti e che tende ad evolversi con il passare del tempo verso forme progressivamente più aggressive nei confronti dell’ospite. Un tale sistema risulta essere molto efficiente nell’annientare tutte le difese del nostro organismo così come gli agenti chimici ad oggi conosciuti (collutori e antibiotici). Soltanto un’azione meccanica che ne disgreghi l’organizzazione strutturale potrà renderlo di nuovo aggregabile da parte di saliva e altro. I nuovi protocolli di gbt (Guided biofilm theraapy) prevedono l’utilizzo di coloranti specifici in grado di rilevare la placca batterica e di colorarla, generalmente di viola. In questo modo è possibile sia perfezionare le manovre di igiene domiciliare sia rimuovere efficacemente il biofilm potendolo individuare con estrema chiarezza.

Airflow e Ultrasuoni con “no pain technology”: I nuovi strumenti efficaci contro il biofilm.

La tecnologia in ambito dentale si è evoluto moltissimo negli ultimi anni, e anche l’igiene professionale ha visto un’importante evoluzione. Con l’introduzione di sistemi ad ultrasuoni dotati di centraline che riescono a modulare l’intensità di azione in funzione delle superfici che incontrano e l’avvento di manipoli airflow in grado di sparare un getto di eritritolo concentrato ad alta pressione la seduta di igiene professionale ha visto ridursi in maniera sostanziale la sua durata e i disagi ad essa associati. Il getto di polvere ed acqua riscaldata, infatti , se da una parte risulta massimamente efficace nel rimuovere la placca dall’altra ha dimostrato essere molto confortevole per il paziente il quale non ha più la percezione del fastidio che spesso si associava a questa procedura. Inoltre i tempi di trattamento si sono ridotti drasticamente lasciando maggior spazio alla fase di motivazione e istruzioni di igiene domiciliare.
Nel nostro studio abbiamo introdotto questi nuovi protocolli GBT e grazie al nuovo macchinario Airflow / piezon master della EMS possiamo garantire ai nostri pazienti un trattamento all’avanguardia, efficace e confortevole.